Nino Piazza

In una casetta nel borgo del castello di Torrechiara, in una stradetta che molto assomiglia alla viuzza d'oro di un altro castello celebre, quello di Praga, opera, solitario e morale, un alchimista: Nino Piazza.
La materia per la sua arte è il nero; amalgama vischioso, pece oleosa, nigredo, materia lavica, tenebrosa, letargo.
Le sue opere sono pozzi profondi dai quali, messe a nudo da improvvisi bagliori, larvali presenze sembrano emergere in forma di figura umana come in un doloroso lentissimo risveglio.
Nino Piazza è un artista vero, indomito, consapevole e nel contempo volutamente sordo al rumore della moda volgare e facile.
Lavora in solitudine e silenzio.
Vive con fede sicura la sua arte e nel suo laboratorio prepara misture segrete.
E' arrivato da me la prima volta un giorno del 1996, con umiltà e discrezione, che sono la gentilezza e la nobiltà della sua persona. Dalla mia casa, spesse volte osservando nella notte il castello di Torrechiara, qui di fronte, mi sembra di intravedere nel buio la luce accesa nel suo studio.
Quella luce è per me Nino Piazza.
Ed è appunto così che mi piace pensare a lui e alla sua arte; a qualcuno che come me ama la luce che nasce dal buio.

Claudio Parmiggiani

Prefazione alla mostra :  Zefiro  
Aprile   2000 -  Centro  Culturale  di  Langhirano - Parma